26 - Dicembre
Inviato: 26/12/2010, 3:52
1985 – registrazione del brano "A Couple Of Miles".
1985 – registrazione del brano "Can I Play With U?".
1986 – registrazione del brano "Pony Ride".
1988 – registrazione del brano "Curious Blue".
1998 – concerto di Prince & Npg in Germania presso il palazzetto "Schleyer-Halle" di Stoccarda.
Una delle mie prime esperienze live con Prince si svolse proprio 12 anni fa.
Stoccarda, 26 dicembre 1998, mentre scrivo penso che quando si dice "il tempo vola" beh, a volte i modi di dire non scadono nelle frasi fatte. Confermo, il tempo vola veramente.
Quello tedesco è stato il mio secondo concerto e il più memorabile a livello di esperienza completa.
Il viaggio fatto con i miei genitori (perchè al tempo anche i miei genitori erano appassionati di musica e naturalmente di Prince) e con la mia ragazza del tempo. Tutti insieme a passare il Natale a Stoccarda e a vedere il piccolo grande uomo live.
Tralascio tutte le vicende legate al luogo e alle persone che erano con me che, pur essendo marchiate a fuoco nella mia memoria, voglio rimangano mie, private e speciali.
Il luogo del live era il palazzetto Schleyer-Halle nel centro di Stoccarda.
Ricordo che io e la mia ragazza avevamo fatto la coda insieme a tutti i fans pur avendo i biglietti numerati, tanto per vivere l'esperienza in maniera più profonda e completa. Un freddo della madonna, io con il berretto con la scritta GCS acquistato al concerto di Agosto dello stesso anno.
Inoltre indossavo quella bruttissima t-shirt che indossava anche Prince sul book del disco Emancipation, quella viola, collo a V e scritta Npg in oro. Mamma mia quanto era ed è brutta. Vabbè...
Ricordo che per l'occasione io e la mia ex ci eravamo scritti con la matita SLAVE sulla guancia.
Una volta raggiunti dai miei eravamo entrati e ci eravamo accomodati ai nostri posti, vicino al palco, sulla destra, posizione ottimale.
Essendo stati al concerto di Zurigo eravamo già preparati al concerto, ergo, sapevamo cosa aspettarci, come sarebbe iniziato ecc.
Invece, come accade spesso con Prince, le sorprese ci avrebbero schiaffato in faccia la realtà e la grandezza dell'artista. Nulla è prevedibile, non ci si puo' mai aspettare l'ovvio, con lui c'è sempre qualcosa di speciale e di unico.
Ricordo ad esempio l'inizio del concerto, l'inizio più bello di sempre per un suo tour, secondo solo all'inarrivabile Livesexy tour.
Si spegnevano le luci e partiva la base di Push It Up pompata a dei volumi assurdi, era impossibile rimanere impassibili al beat del brano.
Tutti ballavano, senza nemmeno una luce, con il palco avvolto nel mistero e che prima, anche durante la performance di Larry G era rimasto coperto da veli neri per non mostrare la scenografia dedicata a Prince.
Ci si aspettava perciò quello che era successo a Zurigo, inizio con Push It Up al buio e poi "the jam of the year" con le luci che si accendevano mostrando un palco che sembrava riprodurre una notte stellata e lui che scendeva dalle scale del palco nell'estasi totale dei fans.
No, non ancora, via alle sorprese.
Mentre suona Push it Up e tutto è al buio, mentre lui canta e incita al microfono, si accende una luce che inquadra il mixer al centro del parterre, quello di fronte al palco e lui è lì, in piedi su una pedana fermo immobile come una statua. Tutti con lo sguardo verso il palco e quando ci si rese conto della sua presenza sul mixer, ricordo la marea di fans che si spostò come uno tsunami umano verso di lui facendolo scattare in un ballo super e provocando in lui sincero divertimento e soddisfazione.
Ricordo anche che dopo il breve balletto le luci tornarono a spegnersi e dopo un minuto ce lo trovammo sul palco.
Non sono mai riuscito a capire come abbia fatto a passare dal mixer al palco in così poco tempo. C'era una botola che univa il mixer al palco? Un passaggio segreto SOTTO il parterre?
Boh, forse non avrò mai il piacere di sapere questa cosa, forse preferisco non sapere questa cosa, forse preferisco pensare che ci sia riuscito solo perchè è Prince. Lui è mistero e quello che fa per me è e dev'essere qualcosa di magico, una spiegazione razionale toglierebbe quello che lui ci ha regalato, magia e stupore.
Ricordo che a stento riuscivo a trattenere le lacrime dall'emozione continua che riusciva a regalarmi ad ogni brano.
E poi ricordo in ordine sparso, la chitarra a forma di simbolo e gli assoli stratosferici, i balletti continui e senza risparmio di energia, i continui inviti da parte sua a ballare, a muoversi e a ripetere i suoi canti.
Purple Rain nella versione completa (nel live svizzero invece aveva cantato solo la prima strofa), l'assolo di chitarra di "the question of u", "computer blue" suonata da paura e una parte finale dedicata all'improvvisazione pura, con lui che suonava un synth da dove faceva partire riff che poi il gruppo seguiva ed ampliava per la gioia di tutti.
Ecco, non citerò tutta la scaletta perchè non ha molta importanza. La cosa che avevo piacere di fare era quella di scrivere due cose sulla mia esperienza relativa a quella magica serata. Fuori c'era una città fredda, avvolta da un lieve strato di neve e dentro il palazzetto, quasi a festeggiare il periodo natalizio, c'era lui a scaldare il corpo e il cuore di tutti.
Ricordo inoltre mio papà, grande appassionato di chitarra e di chitarristi, dire "comunque come suona lui la chitarra dal vivo non la suona nessuno". Dopo un primo momento di diffidenza verso l'artista anche lui aveva abbassato tutte le difese e si era perso nella magia di Prince.
12 anni, quella sera pensavo che difficilmente avrei rivissuto emozioni così, chissà se sarei riuscito a vederlo ancora. Chissà se, una volta passata tutta quella energia, magari arrivato a 50 anni, sarebbe stato ancora così d'impatto.
Ora lui ne ha 52 di anni, a novembre di quest'anno ho avuto la fortuna di vederlo qui in Italia a pochi mesi dal concerto di Nizza e se avessi di fronte a me il ragazzo che ero gli direi le seguenti parole "non preoccuparti, continuerà ad essere unico e a regalarti le stesse emozioni di questa sera. Per te lui sarà sempre così".
1985 – registrazione del brano "Can I Play With U?".
1986 – registrazione del brano "Pony Ride".
1988 – registrazione del brano "Curious Blue".
1998 – concerto di Prince & Npg in Germania presso il palazzetto "Schleyer-Halle" di Stoccarda.
Una delle mie prime esperienze live con Prince si svolse proprio 12 anni fa.
Stoccarda, 26 dicembre 1998, mentre scrivo penso che quando si dice "il tempo vola" beh, a volte i modi di dire non scadono nelle frasi fatte. Confermo, il tempo vola veramente.
Quello tedesco è stato il mio secondo concerto e il più memorabile a livello di esperienza completa.
Il viaggio fatto con i miei genitori (perchè al tempo anche i miei genitori erano appassionati di musica e naturalmente di Prince) e con la mia ragazza del tempo. Tutti insieme a passare il Natale a Stoccarda e a vedere il piccolo grande uomo live.
Tralascio tutte le vicende legate al luogo e alle persone che erano con me che, pur essendo marchiate a fuoco nella mia memoria, voglio rimangano mie, private e speciali.
Il luogo del live era il palazzetto Schleyer-Halle nel centro di Stoccarda.
Ricordo che io e la mia ragazza avevamo fatto la coda insieme a tutti i fans pur avendo i biglietti numerati, tanto per vivere l'esperienza in maniera più profonda e completa. Un freddo della madonna, io con il berretto con la scritta GCS acquistato al concerto di Agosto dello stesso anno.
Inoltre indossavo quella bruttissima t-shirt che indossava anche Prince sul book del disco Emancipation, quella viola, collo a V e scritta Npg in oro. Mamma mia quanto era ed è brutta. Vabbè...
Ricordo che per l'occasione io e la mia ex ci eravamo scritti con la matita SLAVE sulla guancia.
Una volta raggiunti dai miei eravamo entrati e ci eravamo accomodati ai nostri posti, vicino al palco, sulla destra, posizione ottimale.
Essendo stati al concerto di Zurigo eravamo già preparati al concerto, ergo, sapevamo cosa aspettarci, come sarebbe iniziato ecc.
Invece, come accade spesso con Prince, le sorprese ci avrebbero schiaffato in faccia la realtà e la grandezza dell'artista. Nulla è prevedibile, non ci si puo' mai aspettare l'ovvio, con lui c'è sempre qualcosa di speciale e di unico.
Ricordo ad esempio l'inizio del concerto, l'inizio più bello di sempre per un suo tour, secondo solo all'inarrivabile Livesexy tour.
Si spegnevano le luci e partiva la base di Push It Up pompata a dei volumi assurdi, era impossibile rimanere impassibili al beat del brano.
Tutti ballavano, senza nemmeno una luce, con il palco avvolto nel mistero e che prima, anche durante la performance di Larry G era rimasto coperto da veli neri per non mostrare la scenografia dedicata a Prince.
Ci si aspettava perciò quello che era successo a Zurigo, inizio con Push It Up al buio e poi "the jam of the year" con le luci che si accendevano mostrando un palco che sembrava riprodurre una notte stellata e lui che scendeva dalle scale del palco nell'estasi totale dei fans.
No, non ancora, via alle sorprese.
Mentre suona Push it Up e tutto è al buio, mentre lui canta e incita al microfono, si accende una luce che inquadra il mixer al centro del parterre, quello di fronte al palco e lui è lì, in piedi su una pedana fermo immobile come una statua. Tutti con lo sguardo verso il palco e quando ci si rese conto della sua presenza sul mixer, ricordo la marea di fans che si spostò come uno tsunami umano verso di lui facendolo scattare in un ballo super e provocando in lui sincero divertimento e soddisfazione.
Ricordo anche che dopo il breve balletto le luci tornarono a spegnersi e dopo un minuto ce lo trovammo sul palco.
Non sono mai riuscito a capire come abbia fatto a passare dal mixer al palco in così poco tempo. C'era una botola che univa il mixer al palco? Un passaggio segreto SOTTO il parterre?
Boh, forse non avrò mai il piacere di sapere questa cosa, forse preferisco non sapere questa cosa, forse preferisco pensare che ci sia riuscito solo perchè è Prince. Lui è mistero e quello che fa per me è e dev'essere qualcosa di magico, una spiegazione razionale toglierebbe quello che lui ci ha regalato, magia e stupore.
Ricordo che a stento riuscivo a trattenere le lacrime dall'emozione continua che riusciva a regalarmi ad ogni brano.
E poi ricordo in ordine sparso, la chitarra a forma di simbolo e gli assoli stratosferici, i balletti continui e senza risparmio di energia, i continui inviti da parte sua a ballare, a muoversi e a ripetere i suoi canti.
Purple Rain nella versione completa (nel live svizzero invece aveva cantato solo la prima strofa), l'assolo di chitarra di "the question of u", "computer blue" suonata da paura e una parte finale dedicata all'improvvisazione pura, con lui che suonava un synth da dove faceva partire riff che poi il gruppo seguiva ed ampliava per la gioia di tutti.
Ecco, non citerò tutta la scaletta perchè non ha molta importanza. La cosa che avevo piacere di fare era quella di scrivere due cose sulla mia esperienza relativa a quella magica serata. Fuori c'era una città fredda, avvolta da un lieve strato di neve e dentro il palazzetto, quasi a festeggiare il periodo natalizio, c'era lui a scaldare il corpo e il cuore di tutti.
Ricordo inoltre mio papà, grande appassionato di chitarra e di chitarristi, dire "comunque come suona lui la chitarra dal vivo non la suona nessuno". Dopo un primo momento di diffidenza verso l'artista anche lui aveva abbassato tutte le difese e si era perso nella magia di Prince.
12 anni, quella sera pensavo che difficilmente avrei rivissuto emozioni così, chissà se sarei riuscito a vederlo ancora. Chissà se, una volta passata tutta quella energia, magari arrivato a 50 anni, sarebbe stato ancora così d'impatto.
Ora lui ne ha 52 di anni, a novembre di quest'anno ho avuto la fortuna di vederlo qui in Italia a pochi mesi dal concerto di Nizza e se avessi di fronte a me il ragazzo che ero gli direi le seguenti parole "non preoccuparti, continuerà ad essere unico e a regalarti le stesse emozioni di questa sera. Per te lui sarà sempre così".