Cindy C è Cindy Crawford, la supermegastrafaigamodella col bitorzolo sopra il labbro
ho sempre saputo che The Black Album è nato come regalo personale di Prince per il compleanno di Sheila (12 dicembre). lei è presente nelle sessions di tutti i brani. ma ciò che non mi torna è il fatto che la pubblicazione dell'album fosse prevista per l'8 dicembre, ossia quattro giorni prima del compleanno; quindi non vedo come potesse essere un regalo personale. però la legenda recita questo, ossia che il disco fu compilato come regalo per Sheila (forse raccogliendo, nelle intenzioni, le registrazioni più interessanti dell'ultimo anno, inteso 1986-1987).
il ruolo di Cat nella storia del disco è altro, ossia pare sia stata lei a far sorgere il dubbio a Prince che il disco fosse troppo negativo, e pieno di odio e poco incline al mood di Sign O' The Times. infatti scartato il disco Prince iniziò subito a lavorare a Lovesexy, album di segno completamente opposto.
vanno però aggiunte alcune informazioni.
le copie senza altra indicazione se non i titoli dei brani, le poche note sull'etichetta, e quel che è noto, appartengono alla sola tiratura sopravvissuta, ossia la promozionale.
perciò il fatto che sia noto come The Black Album non significa che il disco si sarebbe dovuto intitolare e si intitoli così.
in realtà Le Grind, brano di apertura, contiene il titolo del disco: The Funk Bible ("welcome to the Funk Bible the new testament"). e in effetti si sa che il disco è la risposta sporca, nera, di Prince a quanti lo accusavano di essersi "sbiancato" musicalmente per raggiungere il successo.
a conferma di ciò troviamo un brano a dir poco unico (un vero e proprio hapax) nel panorama princiano: Bob George. il titolo di per sé è più che eloquente trattandosi di una crasi tra i nomi di Bob Cavallo (uno dei mitici tre manager di Prince) e Nelson George, critico iper-critico che su Prince non s'era mai espresso in modo lusinghiero. il testo, però, anche se ironico, risulta essere un po' troppo violento e incline alla misoginia, aspetti questi che avrebbero indotto Cat a manifestare qualche dubbio sulla necessità di far uscire un disco simile (come se i rapper in voga in quel periodo fossero dei paladini delle pari opportunità....). basterebbe comunque accostare questa canzone con Dead On It per capire come Prince in realtà avesse voluto bilanciare in qualche modo ogni estremismo all'interno di una critica ampia al music-business e ai suoi modi espressivi (con i dovuti e necessari distinguo quando si ha a che fare con Prince, non proprio avezzo a una critica sociale come si è soliti intenderla).
a mio avviso il disco è molto più omogeneo di quel che si sostiene; ha un inizio e una fine precisa. e la fine è un brano come Rockhard In A Funky Place, per ben due volte "scartato": prima da Crystal Ball e poi da Camille.
When 2 R In Love, unica ballad del disco, verrà invece ripresa senza alcuna modifica nel successivo Lovesexy.
sta di fatto che The Funk Bible risponde a una precisa esigenza di quel biennio 1986-1987 che vide Prince prolifico come lo sarà un'altra volta solo tra il 1993 e il 1996 (anni in cui molti saranno i dischi pubblicati e quelli accantonati). in un certo senso, ancora, il disco dà la misura di quanto Prince sia ipercritico verso sé stesso. la qualità è altissima e in sé gli otto brani riassumo un po' tutto l'universo Prince post Revolution, dove pure il jazz fa una comparsa massiccia e ardita (guardando ancora una volta alle sperimentazioni di Miles Davis).
tra le curiosità che ormai sembrano non essere più tali va anche ricordato che tutto il progetto pare sia il risultato di un unico giorno "intenso" figlio dell'assunzione da parte di Prince di extasy (fatto confermato da più persone a lui vicine in quel periodo). sotto l'effetto della droga, Prince avrebbe assemblato il disco nella forma che tutti conosciamo, sistemando quanto già inciso precedentemente o ripescando, come visto, brani dal passato recente, e incidendo il nuovo materiale.
la farina appartiene a questo sacco:
http://www.theblackalbum.info/